Descrizione
Costruita nel 1084 su resti di una chiesa longobarda, rappresenta uno dei monumenti più significativi del periodo medievale nel meridione italiano.
Sebbene presenti alcune caratteristiche longobarde, la basilica ha una natura più marcatamente benedettina. Si afferma che condivide una stretta relazione con la chiesa di Sant'Angelo in Formis, anch'essa di origine benedettina. Queste informazioni sono state confermate da esperti di beni culturali.
Sebbene non sia menzionata nella lista delle chiese riconosciute sotto la giurisdizione dell'Arcivescovo di Capua Alfano da Papa Alessandro III nel 1173, la chiesa di Santa Maria la Fossa appare nell'inventario delle chiese dell'arcidiocesi nel 1375. La facciata romanica della basilica, prima dei danni causati dalla guerra nel 1943, era caratterizzata da un nartece con archi a tutto sesto sostenuti da mezze colonne di spoglio, con un campanile annesso sul lato sinistro. In quel periodo, rifugiarsi all'interno del perimetro delle colonne garantiva il diritto di asilo, impedendo arresti da parte delle autorità.
La Basilica di S. Maria la Fossa, con tre navate e altrettante absidi, ha subito restauri nel corso degli anni, riportando alla luce elementi architettonici e pittorici che raccontano storia e fede. Tra questi troviamo colonne, capitelli e affreschi che risalgono dall'undicesimo al sedicesimo secolo, nonché un antico fonte battesimale dell'undicesimo secolo. Tra gli affreschi spiccano opere come S. Stefano del dodicesimo secolo, le rappresentazioni della Misericordia del tredicesimo secolo, la Madonna del Cardellino, l'Annunciazione e la Madonna del Coniglio.
Un dipinto su tavola raffigurante l'Assunzione della Vergine Maria, commissionato dal sacerdote Vincenzo Maffia, è di straordinario valore artistico. Nella basilica si trovano anche preziose statue, tra cui il Crocifisso, la Madonna Assunta e San Michele del 1755, nonché il busto di San Restituto realizzato dallo scultore napoletano Giacomo Colombo tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo. Vi sono inoltre importanti studi basati su antichi documenti pergamenacei risalenti al dodicesimo secolo, conservati nell'Archivio Diocesano di Capua.
Fino al 1797, la Chiesa possedeva ben 144 moggi di terreno. Un particolare di fama era la colonna del suo cero pasquale, un capolavoro d'arte. Questo cero, che pesava 133 libbre, era notevolmente più grande e più bello di quello della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, che ne pesava 80. Le entrate di quattro moggi di terreno venivano destinate all'uso e alla manutenzione di questo prezioso cero.
Modalità di Accesso
La basilica accoglie visitatori interessati alla storia, all'arte e all'architettura. I turisti possono esplorare gli affreschi, le statue e gli elementi architettonici che raccontano la ricca storia del luogo.
Contatti
Luogo
Piazza Europa, 1, 81050, Santa Maria La Fossa